giovedì 10 aprile 2014

Y-Factor però, nonostante tutto...

Nel post precedente vi ho esposto quelli che sono stati i miei dubbi dopo aver visto la prima puntata di Y-FACTOR, il talent show creato dal Ras della fossa che si appresta ad arrivare alla terza puntata. Mi rendo conto solo ora però che nel post precedente non sono riuscito a mettere abbastanza l'accento su una cosa che, nonostante tutto, è molto positiva in questo talent e in tutti gli altri tentativi passati: la buona fede e la buona volontà.Indipendentemente da come possa andare a finire Y-factor, indipendentemente da chi vincerà e dai giudizi più o meno condivisibili, questa sarà un'occasione settimanale per canali microscopici di ottenere visibilità in una live seguitissima. E di questo non si può che essere contenti. Perché per quanto la comunità di YouTube sia disomogenea, chiassosa, litigiosa, autolesionista... nel bene o nel male, chi più o chi meno, si ha la consapevolezza di essere in un grande insieme (non parlo di grande famiglia come venne fatto tempo fa. Altri tempi, altra Youtube)
nella foto, Pierangelo Youtube, Padrino della Grande Famiglia del Tubo
Perché possiamo discutere (e l'abbiamo fatto) tanto sul modo... ma il fine è assolutamente positivo: Youtube cerca di dare risalto a Youtube. Ed è MOLTO meglio dei tentativi che altri hanno fatto.
Abbiamo già parlato ad nauseam di come il tubo sia diventata la gallinella dalle uova d'oro per tantissimi elementi "fuori". È da criticare aprioristicamente? Sono tutti avvoltoi senza pietà, desiderosi solo di "spremere" il potenziale commerciale del malcapitato Youtuber? No! C'è chi prova ad inserirsi nelle dinamiche di YouTube e cerca di valorizzare quello che "l'artista del tubo" (concedetemelo, dai!) già fa nel suo canale, portando il suo talento "fuori" (e con "fuori" intendo sia eventuali esperienze in altri settori dell'entertainment, sia facendo incontrare con eventi ad hoc il personaggio col suo pubblico) o aiutandolo a valorizzarlo nella piattaforma. Purtroppo però sono ancora la minoranza! E quindi ecco arrivare alle mie orecchie storie di network (le strutture che si offrono di fare da intermediari tra YouTube e lo youtuber che, al costo di una percentuale dei ricavati, promettono crescita, supporto e partnership a tutti gli utenti di Youtube) che prendono sotto le loro ali protettive cani e porci per "fare cassa" per poi lasciarli a marcire senza un minimo di assistenza. Oppure storie di uomini di spettacolo che preconfezionano un prodotto ruffianello da rilasciare nel tubo come "uno dei tanti", o di festival che si promettono di premiare il web senza guardare in faccia amicizie varie e che poi fanno nomination in cui i criteri corrispondono più o meno al metodo ACDC: A Cazzo Di Cane.
nella foto, gli ACDC, fondatori del metodo A Cazzo Di Cane


La conclusione del mio ragionamento? Non c'è nulla di male ad affidarsi a network o a supporti di vario tipo se questi non snaturano quello che siete su YouTube. Fate solo TANTA attenzione. Siamo in un periodo del Tubo in cui si hanno costantemente davanti agli occhi esempi di quanto in alto si possa arrivare... non fatevi prendere dal canto delle sirene e valutate TUTTO attentamente.

E a quelli "fuori"... date un occhio a Y-Factor ;)


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